Alla fine dei Conti
Riflessioni sulla vita e sulla morte

Performance e Thanatos
Casa del Mantegna
giovedì 29 Aprile, ore 18.30
Armeniapanfolklorica e Marco Capuleti

È come se nel “nomen” toccato in sorte ad Armenia sia stato scritto il suo “omen” artistico, e che non sia dunque un caso se il suo lavoro tragga ispirazione da terre e civiltà a cavallo tra Europa e Asia. Da questi luoghi-limite, cerniere mobili tra Oriente e Occidente, Armenia prende a prestito linguaggi, temi e forme dagli accenti ad essa assai familiari, essendo - a volte più, a volte meno oscuramente - connessi da somiglianze e richiami estetico-folklorici col suo retroterra culturale: la realtà storico-artistica e antropologica siciliana.
In tale densa stratificazione, sia verticale che sincronica, elementi lontani nel tempo e nello spazio si incontrano e mischiano in virtù delle affinità che Armenia vi riconosce.
La chiave di volta che opera la fusione, Armenia la cerca e la trova nel teatro delle origini; tutto avviene sotto il segno di Dioniso, il barbaro dio venuto dall’Oriente, e passa per le sacre rappresentazioni di strada di origine medievale, come ancora per tutta la vasta ritualità cristiana, che ha rivestito il ben più antico retaggio popolare pagano. Di questo e molto altro si sostanza l’arte che produce.

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