LA MORTE NELL'ARTE
la cultura come veicolo di sviluppo sociale

lunedì 12 ottobre e 19 ottobre 2020
16,30 - 18,30
Mantova, Piazza Mantegna 6
Sala della Cervetta

Corso di didattica sul rapporto morte e arte per i docenti delle scuole di secondo grado
Docente: Elena Alfonsi

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L’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” (ex Insmli), riconosciuto agenzia di formazione accreditata presso il Miur (l'Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” con la rete degli Istituti associati ha ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa con DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016 con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872 ed è incluso nell'elenco degli Enti accreditati).

Le iscrizioni vanno effettuate attraverso la piattaforma SOFIA-MIUR all’indirizzo http://sofia.istruzione.it : il codice è 49238.

Il corso sarà riconosciuto valido dal MIUR solo con il 75% delle presenze. Il costo è di euro 25, per i docenti soci dell’IMSC il costo è di euro 12,50. I docenti di ruolo possono pagare con la Carta del Docente. Le lezioni sono aperte a tutta la cittadinanza I laboratori sono riservati ai docenti iscritti al corso

È richiesta la prenotazione telefonica o via mail.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Istituto Mantovano di Storia Contemporanea ONLUS
ist.storia@comune.mantova.gov.it •
tel. 0376. 35 27 06 - 0376. 35 27 13
Corso Garibaldi 88, 46100 Mantova

Utilizzare le opere d’arte per parlare di morte e delle modalità con cui la competenza intorno ad essa e ai suoi significati può essere trasmessa è una delle strategie definite Death Education (DeEd), il cui fine è educare e sensibilizzare a riconoscere la morte come parte integrante della vita. Freud ci esorta a tenere presente che dobbiamo morire per saper vivere. Già Platone nel Fedone considera la filosofia come un rigoroso esercizio del pensare seriamente alla morte per poter dare valore e senso alla vita e al mondo. Da queste riflessioni si svilupparono le diverse prospettive filosofiche sulla morte che informano e orientano la vita. Le opere d’arte prese in considerazione in “La Morte nell’Arte” permetteranno di parlare di morte – esplicitamente, affinché tutti possano acquisire una competenza specifica al riguardo e possano situarsi rispetto alle istanze culturali e normative che orientano e disciplinano il trapasso.(I. Testoni, L’ultima nascita, Torino, Bollati Boringhieri, 2015). Le opere d’arte sono una straordinaria opportunità per fornire concretamente all’individuo la dimostrazione di come le dimensioni individuali – relazionali – sociali entrino inevitabilmente in gioco nei rapporti tra morte – cultura – storia.

Laboratorio
La visione di un’opera d’arte come esplorazione attiva

Il laboratorio si prefigge di sensibilizzare alla comprensione delle opere d’arte, in funzione di un loro utilizzo multidisciplinare. Dalla semplice presa di contatto visivo di alcune opere sarà possibile, rispondendo a una serie di domande relative alle loro caratteristiche, comprenderne meglio i contenuti. Il linguaggio succederà al contatto sensoriale per cui, dopo l’esperienza percettiva, l’esercizio di scrittura servirà per fissare ciò che si è visto e pensato.