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Matilde di Canossa, il Papato, l'Impero

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A cura di: Renata Salvarani e Liana Castelfranchi

31 agosto 2008 - 11 gennaio 2009

sito ufficiale:
www.mostramatildedicanossa.it

[...] e là m’apparve, sì com’elli appare
subitamente cosa che disvia
per maraviglia tutto altro pensare,
una donna soletta che si gia
e cantando e scegliendo fior da fiore
ond’era pinta tutta la sua via
(Dante Alighieri, Purgatorio, XXVIII, 37-42)

I due poteri universali che hanno dominato l’Europa nel medioevo, l’impero e il papato, i vescovi, le città, i nobili, i contadini...La società dei primi due secoli dopo il Mille viene riletta attraverso la vita di Matilde di Canossa, la comitissa che ha detenuto il controllo dei territori chiave tra Roma e le Alpi, nel cuore della pianura del Po e lungo l’Appennino.

Matilde dona i suoi
Matilde dona i suoi possedimenti alla Santa Sede (Arazzo della serie Barberini di Urbano VIII), particolare, XVII secolo.
Città del Vaticano, Musei Vaticani

I due poteri universali che hanno dominato l’Europa nel medioevo, l’impero e il papato, i vescovi, le città, i nobili, i contadini...
La società dei primi due secoli dopo il Mille viene riletta attraverso la vita di Matilde di Canossa, la comitissa che ha detenuto il controllo dei territori
chiave tra Roma e le Alpi, nel cuore della pianura del Po e lungo l’Appennino.La concezione del potere e i suoi simboli rivivono grazie a troni, scettri, corone e tessuti preziosi, gioiellerie create per la corte imperiale ottoniana e sassone, opere di committenza papale, trattati, codici normativi e liturgici.
Le dispute, i luoghi, i protagonisti delle riforme della Chiesa e della controversia delle investiture si sviluppano in proiezioni multimediali, inquadrando in uno scenario dinamico la storia della dinastia dei marchesi di Toscana e l’episodio chiave dell’epoca: l’incontro fra l’imperatore Enrico IV e papa Gregorio VII, nell’inverno del 1077 nel castello di Canossa, avvenuto grazie alla mediazione di Matilde e di Ugo, abate di Cluny.

 Le scelte politiche della comitissa, gli eventi drammatici della sua esistenza, il potenziamento dei castelli, le donazioni a monasteri e pievi, gli scontri armati con l’imperatore e con i suoi sostenitori, fino alla devoluzione dei beni al patrimonio di San Pietro dopo la sua morte, sono documentati da pergamene, oggetti carichi di valore simbolico, opere d’arte. L’eco di quei fatti, la fama di Matilde e l’esigenza di farne un emblema del sostegno politico al papato hanno alimentato un mito che arriva fino a noi e che ha ispirato anche Dante, Giulio Romano, Gian Lorenzo Bernini, dando vita a capolavori straordinari. Una sezione è dedicata alla città dove è nata Matilde: Mantova, che fu poi protagonista di duri scontri fra la contessa e i sostenitori dell’imperatore. Proprio nell’età dei Canossa si è definito il suo tessuto urbano rispetto al fiume Mincio e rispetto alle paludi circostanti, si sono evidenziati i nuclei delle cattedrali, dell’episcopio, del monastero di Sant’Andrea, le costruzioni dei marchesi di Toscana e quelle delle famiglie emergenti che di lì a poco avrebbero dato vita al comune.

Croce da campo. 
Brescia, Tesoro delle Sante Croci, Duomo Vecchio
Corona di Enrico III. 
Speyer, Domschatzkammer, Historischen Museum der Pfalz

LE ALTRE MOSTRE


San Benedetto Po, Abbazia di Polirone, Refettorio Grande

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Mantova, Museo Diocesano Francesco Gonzaga

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