Casa del Mantegna
via Acerbi 47
46100 Mantova
tel. 0376 360506

   

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BARGONI

23 aprile - 5 giugno 2005

testi di
Bruno Bandini e Brenda Bacigalupo

Orario
tutti giorni:
mattino dalle 10 alle 13.00
pomeriggio dalle 15.30  alle 18.30
Chiuso il lunedì

Info e prenotazione:
tel.0376/360506
e.mail:casadelmantegna@provincia.mantova.it
www.provincia.mantova.it




Nel 2006 ricorre il V centenario della morte di Andrea Mantegna, vissuto a Mantova presso la corte dei Gonzaga per oltre 40 anni. La Casa del Mantegna ospiterà due rassegne, in primavera e in autunno, dedicate non solo alla celebrazione ma anche alla comprensione dell'opera del grande artista rinascimentale e dell'importanza che ha avuto nella cultura del tempo. Uno dei massimi capolavori riconosciuti di Andrea Mantegna e di tutto il '400 è sicuramente la Camera degli Sposi, straordinaria espressione del mecenatismo dei signori di Mantova e della nuova cultura rinascimentale. Ebbene, proprio dalle suggestioni che derivano da quest'opera, unica per intensità culturale, muove la sfida di Bargoni. ~artista ha visitato più volte la Camera degli Sposi, ha ripercorso con la mente e con la mano l'intera rappresentazione pittorica, producendo disegni e annotazioni, rileggendo e definendo spazi e particolari, facendo via via lievitare dentro di sè suggestioni ed emozioni perché potessero poi trovare espressione nei segni e nei colori. Così segni e colori, tela dopo tela, Bargoni, con il pensiero costantemente rivolto alla Camera degli Sposi, ha dato vita ad un intero ciclo di opere che apre, sotto i segni dell'arte contemporanea, la stagione culturale dedicata alle celebrazioni mantegnesche. La Casa del Mantegna, che pure sta preparando il suo impegnativo e doveroso contributo alla grandezza dell'artista quattrocentesco, ha voluto ancora una volta con questa mostra rilanciare il confronto tra l'antico e il presente, valorizzando l'arte e gli artisti del nostro tempo anche per cogliere nuovi stimoli e opportunità nella lettura dell'arte del passato. Il lavoro di Bargoni conferma d'altronde la continuità fra i valori propri dell'arte, che vanno oltre il mutare nei secoli, superandone le pure espressioni formali. Le modalità di approccio ad un capolavoro tanto celebrato non possono del resto essere solo quelle della critica d'arte: l'artista può riuscire ad accostarsi all'opera d'arte seguendo percorsi dettati anche dall'emozione, dalla propria intima sensibilità ai segni, dalla propria capacità di esprimersi a sua volta in segni. Bargoni infatti indaga l'opera del Mantegna con gli strumenti che gli derivano da decenni di ricerca artistica, una ricerca che ha avuto nel rapporto colore/spazio la sua ragione più forte, un rapporto che non appare solo mentale, ma anche fisico, tatti le. Così il colore per lui diviene materia colorata, assume suggestioni plastiche, è emanazione del pensiero e, nello stesso tempo, lascia una forte impronta corporea, carnale, gestuale. La mostra di Bargoni darà quindi l'opportunità di verificare come queste caratteristiche dell'artista risultino esaltate, rafforzate e arricchite di nuove sensibilità grazie all'immersione totale e quanto mai intensa nel capolavoro mantegnesco.

Roberto Pedrazzoli 
Assessore alla Cultura Provincia di Mantova

 


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